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Olivetti Synthesis: quando dietro ad un prodotto c’erano le idee

Un prodotto realmente funzionale nasce sempre da un'idea e dall'ascolto e dalla comprensione delle esigenze delle persone....

Schedario Olivetti


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La storia del mobile ufficio in Italia è segnata dalla storia della Olivetti Synthesis.

La straordinaria intuizione di Adriano Olivetti diede vita ad un’Azienda che aveva al centro l’uomo che lavorava in ufficio.

Lo splendido video ci illustra lo sviluppo  della serie 45/80 attraverso il racconto di Ettore Sottsass: è un video fantastico che consiglio di guardare attentamente per comprendere quanta cura, passione, competenza, sensibilità e rispetto vi fosse dietro quei prodotti.

All’origine della Olivetti Synthesis, fabbrica di mobili per ufficio, c’è un’idea di Adriano Olivetti. Di ritorno da un viaggio negli Stati Uniti, l’ingegnere chiede ai suoi collaboratori di realizzare uno schedario utile per razionalizzare il lavoro degli uffici; utile, cioè, per archiviare e conservare i documenti in modo facile e ordinato e per poterli rintracciare in modo altrettanto veloce e sicuro. Il progetto viene affidato all’ingegner Aldo Magnelli che nel 1930 realizza uno schedario orizzontale, accolto con interesse all’interno dell’Olivetti, ma anche all’esterno, tanto che nel 1931 se ne avvia la produzione in serie negli stabilimenti di Ivrea.
L’uso di questo schedario, battezzato Synthesis, si diffonde rapidamente e in breve tempo la produzione raggiunge le 600 unità al mese.

In quegli anni lo sviluppo della Synthesis è legato a tre fattori principali.

In primo luogo l’azienda cambia strategia e passa dalla produzione di singoli oggetti alla produzione di sistemi di arredamento per l’ufficio comprendenti oltre ai classificatori e agli schedari anche scrivanie, mobili, scaffali, librerie, sedie, poltrone…

Un secondo fattore dello sviluppo della Synthesis tra il 1950 e il 1970 è costituito dai rilevanti progressi dell’automazione, con l’introduzione di tecnologie avanzate di lavorazione delle lamiere attraverso l’impiego di macchine transfer e nuovi sistemi di verniciatura.
Il terzo fattore di sviluppo è la qualità della produzione. Qualità in termini di design (ad esempio, la Serie Spazio ottiene nel 1962 il riconoscimento del Compasso d’Oro) e qualità in termini di robustezza e resistenza dei mobili prodotti.

La continua crescita del settore porta nel 1979 alla costituzione della Olivetti Synthesis spa: per i mobili per ufficio è una decisione che allo stesso tempo responsabilizza e rende più autonoma la gestione. Nel 1980 la nuova società vende 100 mila armadi e classificatori, 90 mila sedie, 40 mila scrivanie; fattura circa 60 miliardi di lire, di cui oltre il 10% all’estero, e ha 750 dipendenti.

La rete commerciale dispone di 28 filiali e punti di vendita e di 800 concessionari.
Una novità degli anni ’70 e ’80 è che nelle produzioni della Synthesis aumenta sempre più la presenza del legno e dei materiali plastici. Alcune delle linee di prodotto di maggior successo ne fanno largo uso: la Serie 80 (1976), la Linea Direzionale (1980, designer Hans von Klier), la Serie Icarus ad elevata componibilità (1982, Ettore Sottsass e Michele De Lucchi), le Serie 82 (1982), Corinto (1983), Delphos (1986)…

Questo è il link all’articolo originale

E questo è lo splendido video